10 film per VIAGGIARE

Quando non si può partire, soprattutto nelle serate invernali, cosa c’è di meglio di rannicchiarsi sul divano e guardare un bel film che vi faccia anche viaggiare?

Io adoro quando trovo un film che oltre ad una bella trama mi porta a scoprire un luogo e magari mi faccia venir voglia di visitare i posti che fanno da cornice alla storia, è quasi una piccola magia che ti porta lontano con la mente!

Alcuni mi fanno innamorare, tanto da rivederli con immenso piacere più e più volte, altri mi colpiscono proprio per la location, altri magari per l’originalità della storia e di luoghi remoti, ovviamente i film toccano in modo diverso ognuno di noi, in base alle emozioni che ci regalano e, logicamente, ai nostri gusti personali.

Vorrei condividere con voi 10 film che amo, che mi hanno trasportato con la mente in luoghi bellissimi, che mi hanno fatto scoprire culture e tradizioni lontane, posti pazzeschi, natura selvaggia e potente, che sono un tutt’uno con la storia dei protagonisti, con cui ti immedesimi talmente tanto che, in un momento, ti sembra di essere lì e vivere quello che stanno vivendo loro.

 

WILD

Tratto dal libro scritto dalla stessa protagonista “Wild – Una storia selvaggia di avventura e rinascita“. E proprio sulla rinascita si basa la trama del film a colpi di musica e paesaggi.Dopo la morte fulminea della madre per un tumore, il divorzio dal marito per la sua reazione al lutto sconsiderata, fra droghe e tradimenti, la protagonista, Cheryl, una bravissima Reese Witherspoon, decide di affrontare uno dei percorsi di trekking più affascinanti ed estenuanti: la Pacific Crest Trail, dal Messico al Canada per più di 4000 km, a piedi e senza particolare allenamento. Si cammina con lei sulle montagne, si vivono avventure, sconfitte, piccole e grandi vittorie, i tormenti, il dolore, lo sconforto e la voglia, seppur tra mille difficoltà e battaglie interiori, di cercare dentro di sé le energie per ricominciare e poter trovare un senso nuovo alla sua vita una volta arrivata alla fine del percorso. Un confronto tra essere umano e natura, inteso come ricerca della propria identità e occasione di crescita.

 

I DIARI DELLA MOTOCICLETTA

Uno degli on the road per eccellenza. Un’esperienza realmente vissuta, così come viene testimoniata nel diario dei suoi protagonisti. Nel 1952, i due amici Ernesto Guevara, ventitreenne laureando in medicina, e Alberto Granado, biochimico di 29 anni, partono alla scoperta dell’America latina in sella alla motocicletta “Poderosa”, attraversando Argentina, Perù e Cile. Quella che doveva essere un’avventura giovanile si trasforma progressivamente nella presa di coscienza della condizione di indigenza in cui versa gran parte della popolazione. Quel viaggio cambierà profondamente i due uomini. Bellissimo film!

 

TRACKS – ATTRAVERSO IL DESERTO

Il film Tracks è tratto dalla storia vera di Robyn Davidson, interpretata da una straordinaria Mia Wasikowska. La trama viene riassunta così: “nel suo straordinario viaggio in solitaria da Alice Springs a Uluru e fino all’Oceano indiano, nel 1977 Robyn ha percorso a piedi 2.700 chilometri di deserto australiano – un ambiente spettacolare ma spietato – accompagnata solo dal suo cane Diggity e da quattro cammelli. Rick Smolan (Adam Driver), giovane e carismatico fotografo del New Yorker e del National Geographic, l’ha seguita in alcune delle tappe del viaggio per raccontare la leggendaria traversata di uno dei più impervi deserti del mondo. Per finanziare il proprio viaggio, Robyn ha accettato a malincuore la presenza occasionale di un fotografo, pur vedendo Rick come un intruso e una minaccia per la riuscita del suo viaggio. Eppure, quello che era nato come un rapporto difficile tra due persone molto diverse si sarebbe lentamente trasformato in una grande e inaspettata amicizia che dura ancora oggi. Sullo sfondo di uno dei luoghi più selvaggi, pericolosi e spettacolari del pianeta, questo viaggio senza precedenti ha spinto Robyn al limite della sua resistenza fisica e emotiva, e le ha insegnato che a volte bisogna staccarsi dal mondo per sentirsene veramente parte. Seguendola in questo viaggio straordinario, ci rendiamo conto che l’impossibile, in fondo, è alla portata di ognuno di noi.” Nulla da aggiungere se non che è un film meraviglioso!

 

MARIGOLD HOTEL

Un’esilarante commedia ambientata in Rajasthan, nell’assolata Jaipur, dove i colori sgargianti e i paesaggi esotici dell’India la fanno da padroni. I protagonisti sono un gruppo stravagante ed eclettico di pensionati britannici che hanno in comune solo un grande desiderio di cambiamento e la stessa destinazione: il Marigold Hotel, descritto come una struttura lussuosa dove trascorrere gli anni d’oro. I sette pensionati si ritrovano in un elegante ma decadente edificio amministrato in modo alquanto approssimativo dal giovane ed ingenuo Sonny Kapoor, proprietario dell’hotel ereditato da suo padre, e scoprono che i lavori di ristrutturazione sono in fase di stallo e che servizi come l’acqua, l’elettricità e il telefono sono a dir poco difettosi. Eppure in quelle camere prive di agi e confort, tra polvere e rubinetteria gemente, gli eclettici ‘turisti’ troveranno accoglienza e voglia di ricominciare, di restare, di lasciarsi alle spalle il passato. Ottimi attori, dialoghi divertenti, storie che fanno ridere, commuovere e sognare.

 

IL CAMMINO PER SANTIAGO

Il Cammino per Santiago è un viaggio spirituale che i pellegrini di tutte le fedi e religioni praticano da oltre mille anni, mossi da motivazioni personali anche molto diverse fra loro. Un viaggio dell’anima alla scoperta di se stessi. Anche Tom, un medico americano di successo, si ritrova suo malgrado a percorrerlo. Quando, raggiunto dalla notizia che suo figlio Daniel, è rimasto ucciso da un temporale sui Pirenei parte per l’Europa per recuperare le spoglie del figlio. Qui Tom scopre che suo figlio aveva intrapreso il Cammino di Santiago de Compostela e decide di camminare al posto di Daniel, di percorrere il famoso sentiero lungo 800 chilometri e di portare a termine il suo viaggio. Lungo la via, l’incontro con tre inattesi compagni di strada lo strapperà alla solitudine e lo costringerà all’esperienza e a riscoprire il vero valore della vita. Perché il messaggio principale del film è che “la vita non si sceglie, si vive”. Un altro film che emoziona e che regala stupendi scorci della Francia e della Spagna.

 

L’ULTIMO LUPO

Un film potente, basato sul romanzo autobiografico di Jiang Rong “Il totem del lupo” che conduce lo spettatore alla scoperta di un mondo ormai perduto. 1969. Chen Zhen, giovane studente di Pechino, viene inviato nel cuore della Mongolia per istruire una tribù di pastori nomadi. A contatto con la cultura orale millenaria di queste comunità di pastori, in realtà, sarà il giovane a imparare vere e proprie lezioni di vita sulla libertà, sulla responsabilità e, soprattutto, sulla creatura più temuta e venerata delle steppe: il lupo. Sedotto dalla queste creature sacre e dal legame complesso e quasi mistico che i pastori hanno con l’animale, Chen trova un cucciolo e decide di addomesticarlo. Tuttavia, questa creatura straordinaria, è dotato di una fierezza tale da renderne impossibile l’addomesticamento. Come viene ribadito in uno degli ultimi capitoli del libro, “puoi mettere al guinzaglio un cane, un orso, una tigre e persino un leone, ma un lupo no, mai”. La Mongolia, terra di lupi, è l’altra indiscussa protagonista della pellicola, grazie ai suoi immensi e sterminati paesaggi. Sorprendente!

 

INTO THE WILD – NELLE TERRE SELVAGGE

Il film è tratto dal libro di Jon Krakauer, “Nelle terre estreme” e racconta la vera storia di Christopher McCandless, detto Alex Supertramp, che dopo aver conseguito la laurea, che decide di partire verso l’ignoto, scegliendo di abbandonare la sua vita agiata e un promettente futuro, alla ricerca delle sua libertà e verità. Questa ricerca porterà Christopher dai campi di grano del South Dakota a un viaggio avventuroso e “controcorrente” lungo il fiume Colorado, fino ad una comune alternativa, in California, e oltre fino alle terre estreme dell’Alaska. Strada facendo, incontrerà una serie di personaggi singolari che vivono ai margini della società americana, uomini e donne che cambieranno la sua visione della vita. Alla fine, si metterà alla prova partendo da solo per le terre selvagge del grande nord, dove sfida il precario equilibrio tra uomo e natura selvaggia e che lo condurrà verso un epilogo inatteso (no tranquilli non lo svelo qual è: metti che non l’avete visto ;). “Into the wild” è davvero un film fuori da ogni schema, da vedere anche più di una volta. Ci dà la possibilità di riflettere sui limiti umani e sull’umano desiderio di famiglia e di comunione, ma anche del bisogno di ritrovare se stessi e la propria strada, a volte, a tutti i costi.

 

LA MIA AFRICA

Il classico dei classici! L’Africa, dove ho lasciato un pezzo del mio cuore! Ma come si fa a non innamorarsene? Spettacolare, suggestivo, intenso, con la spaziale Meryl Streep (un mito di donna!). Tratto dal libro (meraviglioso) di Karen Blixen, il film racconta l’emancipazione della scrittrice danese agli inizi del secolo e passa attraverso il suo soggiorno in Kenya dove porta avanti una coltivazione di caffè e intreccia una importante relazione con l’inglese Denys Finch Hatton uno spirito libero che la introduce nella natura africana e le fa riscoprire la parte più primitiva, quella spesso soffocata dalle convenzioni. Di fronte ad una natura selvaggia, di fronte agli spazi sconfinati africani, ai rumori, agli odori della foresta, tra leoni e ippopotami, scimmie e giraffe, Karen e Denys dilatano le loro percezioni sensoriali fino a cercare un impossibile equilibrio tra natura e stato di grazia. La mia Africa non è soltanto una turbolenta storia d’amore tra due anime ipersensibili e indipendenti ma è soprattutto un invito ad abbattere le proprie barriere mentali e aprirsi a nuove prospettive. Si tratta di vivere, non di sopravvivere. Semplicemente lo adoro!

 

LOST IN TRASLATION

Una commedia dolce-amara, un film delizioso, in cui si intrecciano comicità, malinconia, ironia e riflessioni profonde sulla condizione dell’uomo. Regista (Sophia Coppola) e attori (Bill Murray e Scarlett Johansson) fantastici! Location originale, tutta da scoprire. Il loro incontro casuale nel lussuoso hotel giapponese diventa presto qualcosa di diverso e tra i due protagonisti nasce un rapporto strano, basato da un lato sulle loro differenze e incompatibilità (età , stili di vita, desideri), dall’altro su quella situazione simile, nella quale si trovano a vivere i due americani lontani da casa, che inevitabilmente li attrae reciprocamente. Nella metropoli asiatica, il famoso attore e la giovane sposa sono costretti a passare intere giornate da soli, con i loro pensieri sul senso dei rispettivi matrimoni, sui loro sogni e sulle loro vite, e con i dubbi sul loro futuro, accompagnati dal comune problema dell’insonnia e da quello della lingua. A legare e ad accompagnare i due protagonisti nel loro viaggio (fisico e mentale) e nella loro conoscenza reciproca è Tokyo, città che ha il ruolo di vero e proprio terzo protagonista. L’ ambientazione, di giorno, è il lussuoso hotel con i suoi sessanta piani e oltre, che sovrasta la città, dove i due nuovi teneri amici trascorrono le ore tra tv, bar, giochi di sguardi, corridoi e ascensori; mentre di notte, quando i due protagonisti sono incapaci di dormire, le scene si spostano all’esterno e qui, sotto le luce colorate di una città che vive soprattutto di notte, i due scopriranno insieme feste giapponesi, karaoke e bar dalle mille risorse. Sarà proprio la Tokio notturna, nella quale i due protagonisti si immergeranno senza nessun tipo di limiti e obblighi, ad accoglierli e farli uscire (fisicamente) dal loro albergo e (mentalmente) dalla loro malinconia, a far loro scoprire nuove possibilità che la vita offre e una nuova fiducia e speranza per il futuro. Bello e originale.

 

LITTLE MISS SUNSHINE

E veniamo ad un eccentrico road movie, fresco, divertente, che fa sorridere, ma anche riflettere. Olive (una fortissima Abigail Breslin) ha sette anni e vive ad Albuquerque, in New Mexico, con una famiglia stramba e un sogno: partecipare alla finale nazionale del concorso di bellezza per bambine Little Miss Sunshine in California. Per questo motivo si allena ad un numero con suo nonno Edwin, un anziano con problemi di droga e nostalgico della sregolatezza passata, che sniffa eroina e per questo è stato cacciato dalla casa di riposo Villa Tramonto. A bordo di un furgoncino giallo, questa famiglia strampalata, viaggia attraverso gli Stati Uniti per accontentare la piccola. Il viaggio, a dir poco movimentato, rivela sopiti rancori, trame familiari nascoste, rancori repressi, il tutto condito con incidenti di percorso e avvenimenti che scoprono la forza e l’unione di questa “pazza” famiglia.

 

A questo punto vi auguro una buona visione, un buon “viaggio virtuale”, pronti a sorridere, commuovervi (sì, con tanto di fazzolettini pronti all’uso) ed emozionarvi.

E voi avete film di viaggio che vi sono rimasti “dentro”?

 

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