“Itinerario Tattile”: alla EX MAGNESIA di Angera l’arte di Cosimo Damiano Latorre

L’arte ridà vita alla Magnesia

Un piccolo GRANDE passo è stato fatto per ridare vita quella che è stata in passato un’importante azienda del basso Verbano e che rappresenta un pezzo importante della storia del borgo di Angera.

La Magnesia, l’ex imponente fabbrica per l’estrazione e la lavorazione dei minerali, apre le porte all’ARTE e diventa luogo di condivisione!

Finalmente quello che ho sempre sperato, anche se parzialmente, è diventato realtà!

E questo grazie all’artista e scultore Cosimo Damiano Latorre che sabato 4 giugno 2022 ha inaugurato la mostra “Itinerario Tattile” all’interno della fabbrica abbandonata.

La sala che un tempo era adibita a mensa, è stata ristrutturata e trasformata dallo stesso Latorre in una “sala eventi”, rinominata Alla Soara, dove esporre le sue stupende sculture scolpite nel legno di ulivo e ospitare anche altri artisti del territorio. Cosimo ha creato una “Casa per gli artisti” insomma! E questa è una cosa di per sé bellissima secondo me!

E io non potevo certo perdermi questo evento fantastico! 😉

 

Un po’ di storia

Ma facciamo un passo indietro…

La Magnesia è ancora oggi la testimonianza storica di quella che è stata in passato un’importante azienda del basso Verbano. La Società Generale per l’Industria della Magnesia Spa viene fondata a inizio Novecento e operava nel campo della produzione di prodotti magnesiaci. Nei primi di anni di vita della fabbrica vi lavoravano presso una ventina di dipendenti divenuti poi diverse decine negli anni successivi. L’industria conobbe una grande crescita durante gli anni Settanta e Ottanta dando lavoro a gran parte della popolazione di Angera e dintorni. Negli anni Novanta viene poi assorbita dalla multinazionale belga Solvay che in seguito ne fa chiudere i battenti. Finisce un’era. Attualmente non è operativa a livello industriale ed è di proprietà di alcuni imprenditori privati.

 

La Magnesia per me

Guardo quegli edifici abbandonati 👀 attraverso il cancellone, il tornello e l’alto muro verso la strada, ed è come se nella mia mente prenda di nuovo vita: mi immagino come doveva essere lavorare lì, guardo le finestre degli uffici e immagino gli impiegati che battono a macchina, mi immagino il via vai di lavoratori indaffarati nell’estrazione di magnesio…pare quasi di sentire ancora suonare la sirena di fine turno…

Saranno gli stralci di racconti che ho ascoltato, sarà che il nonno di Fabry lavorava lì dentro e ne ho sentito parlare tanto, sarà che i luoghi abbandonati mi fanno questo effetto di ‘vederci’ delle storie tutto intorno 😍

 

Cosimo Damiano Latorre

Nato e cresciuto a Matera ma angerese d’azione, il signor Cosimo, che è una persona simpaticissima, arguta e sensibile, si trasferisce in Lombardia per ragioni di lavoro e qui trova l’amore:  incontra quella che poi diventa sua moglie.

Lo scultore materano anche in quel di Angera continua a scolpire e sperimentare trovando la ispirazione nel legno di ulivo, materia dalle nobili radici storiche, da sempre rappresentativo della pace, noto per la particolarità delle sue venature cromatiche e l’artisticità delle forme dei tronchi e degli intagli.

Quando torna sulle sponde del Lago Maggiore per la seconda volta lo scultore, non avendo più un garage come in Basilicata dove lavorare, ha bisogno di un laboratorio di falegnameria per continuare la propria ricerca artistica incentrata sui sensi, in particolare sul tatto.

Decide di chiedere agli attuali proprietari di ciò che rimane dello stabile della Magnesia il permesso per utilizzare la vecchia mensa e le cucine pagando un piccolo affitto e così uno spazio di questo luogo storico diventa il suo laboratorio.

Poi l’idea di utilizzare la location come cornice dove esporre la sua arte e regalare ai visitatori, non solo la bellezza delle sue opere, ma anche un’esperienza particolare.

I proprietari dell’ex fabbrica ne sono felici, ma l’impresa non è certo semplice per Della Torre che per mesi si scontra con la burocrazia e i burocrati locali che paiono remare contro a quella a che invece, secondo la sottoscritta, è solo un valore aggiunto per il borgo.

Ma Cosimo non è certo uno che si arrende facilmente!

E il 4 giugno 2022, dopo mesi di lavoro e beghe burocratiche, inaugura la sua prima mostra “alla Soara”: “Itinerario Tattile” aprendo quel cancello chiuso ormai da anni e rendendo l’arte accessibile a tutti in un itinerario tattile e visivo tra sculture di ulivo.

 

La mostra

Nella sala esposizioni l’artista ha allestito un percorso di circa quindici opere da ammirare non solo con gli occhi, ma anche con le mani. «Il tatto è un senso che può far scoprire dettagli e sensazioni invisibili agli occhi, può accrescere le capacità di apprendimento e comprensione di ciò che ci circonda» dice.

Per questo motivo, all’ingresso della mostra,  viene consigliato di farsi bendare e affidarsi a un senso diverso dalla vista, il tatto, per conoscere e immergersi totalmente nelle sculture che il signor Latorre ha realizzato in quasi quarant’anni e che toccano temi religiosi e temi sociali, come l’emigrazione o nel caso dell’ultima statua in legno, completata qualche giorno fa, alla vigilia della mostra: il braccio di Iryna Filykina, una delle immagini più scioccanti della guerra in Ucraina.

“L’itinerario tattile è un momento culturale per avvicinare il visitatore al tema della diversabilità da vivere non come fatto eccezionale ma come uno dei tanti normali percorsi della vita umana” sottolinea Latorre.

Facendo vibrare il legno dell’ulivo e facendo vivere di luce propria le sue opere Cosimo regala ai visitatori una prospettiva differente, trasmette loro non solo la bellezza, ma anche emozioni forti, rappresentative di valori universali, li accompagna a “vedere” oltre e a “sentire” il legno che prende forma nelle vostre mani.

Questo abbiamo fatto io e Cristina durante la nostra visita, bendate con un pezzo di stoffa nero, un viaggio sensoriale bellissimo e intenso!

Che emozione, mentre, bendata, procedevo di opera in opera, accarezzando il legno, sentendone la sua consistenza, seguendo intarsi e curve, intrecciando le mie mani con le mani (stupende!!) scolpite da Cosimo.

“L’ulivo ha una sua magia” dice l’artista…sì dopo questa esperienza unica lo credo anch’io! ♥️

E non solo, abbiamo parlato tanto con Cosimo e con il signor Taibez. Abbiamo ascoltato spiegazioni, storie, aneddoti, ricordi, abbiamo condiviso risate, idee e considerazioni. Come se ci conoscessimo da una vita. Un momento di umanità incredibile e meraviglioso *_*

 

Gli altri artisti

A far compagnia alle opere di Latorre ci sono i dipinti e le icone del cittigliese Igi Taibez, “pittore per curiosità”, che abbiamo avuto il piacere di incontrare, e le vignette satiriche e le caricature del vignettista Vittorio Grimandi, autore di oltre 10mila disegni per Il Candido.

“Il mio intento – dice Cosimoè quello di poter dare continuità a questo progetto espositivo invitando in futuro anche altri artisti”.

 

E io che speravo tanto in una riqualificazione di qualche tipo per questo luogo abbandonato ne sono entusiasta!😍

E dovrebbero esserlo tutti qui!

 

Il consiglio naturalmente è quello di non perdetevi questa esperienza!

E mi raccomando seguite il progetto di Cosimo, io lo farò senz’altro (anche perché ha promesso di tenermi aggiornata sulle future mostre 🙂 )

 

 

 

 

 

Info Pratiche

Dove: ex fabbrica Magnesia, sala “alla Soara”,  Via Varesina 1 Angera

Quando: dal 4 al 19 giugno. Ma attenzione, una volta conclusa la mostra, per chi se la fosse persa e volesse ammirare queste opere, basta contattare direttamente Cosimo che sarà felice di accordarsi con voi per una visita dedicata 😉

Contatti: cdlatorre@libero.it / 329 8890039

Orari: la mattina dalle 9:30 alle 12:30, il pomeriggio dalle 14:30 alle 20.

Ingresso: gratuito