Il CASTELLO VISCONTI DI SAN VITO di Somma Lombardo: l’antica dimora dei signori di Milano

Di origine medievale, il Castello Visconti di San Vito di Somma Lombardo, in provincia di Varese, colpisce per la sua bellezza, le sue possenti mura, per il suo integrarsi alla perfezione nel contesto architettonico, per il notevole ippocastano sul piazzale d’entrata, per la sua facciata che è un vero scorcio da cartolina  😍

 

Un po’ di storia

Il castello ha un’origine antichissima, pare risalga al IX secolo, e un atto notarile testimonia che fu abitato dalla famiglia Visconti fin dal 1251. Lo sviluppo dell’antica dimora viscontea in più vaste porzioni abitabili e di residenza, lo si ebbe a partire dall’anno 1448, quando i fratelli Francesco e Guido Visconti, per sfuggire ai contrasti con la repubblica Ambrosiana, si rifugiarono nella loro dimora di Somma.

A questo periodo risalgono i lavori di costruzione, di ampliamento e di adattamento del castello. Rispetto all’architettura originale, nei secoli, sono state modificate una parte della facciata ovest, insieme agli interni, ristrutturati secondo il gusto barocco, con locali vengono affrescati e arredati con opulenti mobili d’epoca.

Nel 1473, a causa di alcuni dissapori, i due fratelli decidono di dividersi la le proprietà di famiglia della dimora e del borgo: al maggiore Francesco, da cui discenderanno i Visconti di San Vito, tocca la parte rinnovata del castello e la parte superiore di Somma Lombardo; a Guido, capostipite dei Visconti di Modrone, la parte antica dell’edificio e la parte bassa del borgo.

Oggi il castello, riunito negli anni ’50 dal marchese don Alberto Visconti di San Vito sotto un’unica proprietà, si presenta come un grande quadrilatero al cui interno sono racchiusi tre castelli sviluppati intorno a tre ampi cortili ingentiliti da porticati e ciascuno con ingresso indipendente.

Ultimo discente della famiglia fu Gabrio Luigi Visconti di San Vito che per volontà testamentaria nel 1997 volle la creazione della Fondazione Visconti di San Vito Onlus che dal 1998 si occupa di preservare la memoria di questa splendida dimora e dell’apertura al pubblico per le visite guidate.

 

Il Castello e le sue meraviglie

La nobile dimora, ricca di storia legata alla Famiglia Visconti, è uno scrigno d’arte dall’esterno imponente e suggestivo, un complesso fortificato tra i più ampi e importanti della Lombardia.

Noi abbiamo avuto l’opportunità di partecipare ad una breve visita guidata del castello e visitarne alcune sale durante l’evento “Alla Festa Leggiadra” organizzato per l’edizione 2022 del Festival del Lago Cromatico (ve ne ho parlato qui: Intrecci: VIII edizione del Festival Il Lago Cromatico)

 

La corte porticata e l’antica cucina

La stupenda corte d’entrata che incornicia il porticato è un incanto, si è subito trasportati in un’altra epoca  😍

Sotto il porticato, il colossale ceppo capovolto di quello che fu il “Cipresso millenario”, è il primo cimelio che colpisce i visitatori.

Da qui si accede al primo ambiente della visita, l’antica cucina col grande camino e gli utensili di un tempo. La mia mente vaga e immagina le persone indaffarate a lavorare qui dentro…

 

Il Piano Nobile

Proseguiamo…

Saliamo lo scalone d’onore, splendidamente affrescato, che conduce alle sale del Piano Nobile.

Arrivati al Piano Nobile, si accede al magnifico Salone delle Feste del castello dove si può ammirare un prezioso ciclo di affreschi cinquecenteschi di carattere allegorico e profano attribuito ai Procaccini, forse dono di nozze del cardinale Taverna alla nipote Margherita e al suo sposo Ermes Visconti.

Nel salone, vasto ed elegante, sono conservati gli arredi d’epoca che risale all’inizio del XVII secolo, ci sono tele ad olio, meravigliose cassepanche decorate, bronzi, sculture, un bellissimo camino ed un elaborato lampadario che ricorda un veliero *_*

Da qui è possibile ammirare la bellissima Cappella della Madonna Assunta, con la pala d’altare dell’Apparizione dell’Angelo alla Vergine Maria.

 

Una collezione unica!

Ci aspetta l’ennesima sorpresa  😀

Il salone centrale introduce alla “Sala delle Stagioni” riservata alla collezione di piatti da barba, una raccolta unica, originale e, molto probabilmente, una delle più pregevole al mondo!

Sapete radersi per i nobili dei secoli scorsi era un’arte da praticare con gli strumenti più preziosi. Così preziosi da meritare una collezione. La pensò in questo modo Carlo Ermes Visconti di San Vito, il marchese che iniziò a raccogliere decine di piatti di barba. La tradizione venne proseguita dai suoi eredi e oggi la collezione vanta circa 500 esemplari! :O

 

Ma cosa sono i piatti da Barba?

Si tratta di fondine con incavo a mezzaluna sul lato che, piene d’acqua calda, venivano appoggiata al collo ed erano fondamentali per una perfetta rasatura nel rispetto dell’igiene. Ogni piatto è diverso dall’altro a seconda delle decorazioni e dei materiali: argento, peltro, ceramica, rame, alabastro, ottone, porcellana e sono provenienti per lo più da Italia, Francia e Inghilterra.

E’ veramente una sala caratteristica, curiosa, interessante!

 

La Camera Reale

La stanza successiva è la sontuosa Camera Reale, riservata agli ospiti più importanti.

E’ così denominata in quanto riservata ai Re d’Italia Vittorio Emanuele II di Savoia e Umberto I di Savoia quando soggiornavano a Somma per assistere alle manovre militari sulle rive del Ticino o partecipare alle mondane cacce alla volpe nella brughiera della Malpensata.

Un sontuoso letto a baldacchino del Seicento lombardo regna sovrano tra suppellettili e altri bellissimi mobili d’epoca.

Tutto qui è sulle tinte del rosso, perfino il parquet del pavimento. Si dice addirittura che, per mantenerlo di tale colore, veniva lavato con il sangue di bue!

 

Cos’altro vedere

Per noi è ora del concerto e la visita finisce qui, ma c’è ancora tanto da vedere: le altre corti, il parco, la galleria di quadri a soggetto religioso dedicata a Papa Gregorio XIV (nato qui nel 1535), la sala in onore del Conte Gabrio Casati, eroe risorgimentale e imparentato con gli ultimi discendenti dei marchesi Visconti.

 

Persino una grande biblioteca che accoglie oltre 30 mila volumi (che al momento purtroppo non è visitabile) e voi lo sapete quanto io adoro biblioteche & co e quanto mi piacerebbe visitarla!*_*

 

E ancora le raccolte: oltre alla collezione dei piatti da barba, ci sono una collezione di oltre trecento uccelli impagliati, una raccolta di armi e armature spagnole del XVI secolo, una sala dedicata alle urne cinerarie della civiltà di Golasecca, con reperti in parte provenienti da donazioni e in parte scoperti dal marchese Carlo Ermes Visconti nei terreni di sua proprietà.

E le storie, tante storie da ascoltare!

Quindi noi non vediamo l’ora di tornare per una visita più approfondita 🙂

 

Curiosità

Intanto vi lascio già altre curiosità sul castello 😉

  • Sulla fossa di levante, tra il 1804 e il 1807, Napoleone Bonaparte fece passare la strada del Sempione.
  • Il Castello di Somma Lombardo venne utilizzato come location delle riprese dello sceneggiato RAI “I promessi sposi” girato nel 1989 e diretto da Salvatore Nocita. Le sale del Castello Visconti di San Vito vennero utilizzati come interni del Castello dell’Innominato.
  • Lo stemma araldico, presente in tutte le Case Viscontee, rappresenta un “biscione” che addenta un guerriero ottomano. Il biscione visconteo, dal dialetto lombardo “bissa” ovvero “bestia”, si distingue dai serpenti comunemente effigiati nell’araldica per la sua impostazione grafica stilizzata che mostra una figura vigorosa e forte, dai tratti chimerici e fantastici più vicina al drago che non al serpente.

 

 

 

 

Info pratiche

Dove

Somma Lombardo in provincia di Varese

 

Come arrivare

In auto: prendere l’Autostrada dei Laghi (A8), uscire a Gallarate e poi prendere la SS33 del Sempione in direzione Arona fino a Somma Lombardo.

In treno: prendere la linea Milano – Domodossola delle FS con fermata Somma Lombardo.

 

Parcheggi

Vicino al castello ci sono pochi parcheggi, ma girando in auto per le strade del paese si riesce comunque a trovare qualche posto libero e c’è un parcheggio segnalato poco distante.

 

Orari

Il castello apre al pubblico da aprile ad ottobre, la domenica dalle 10 alle18 (ultimo accesso ore 17:00). Prenotazione obbligatoria da effettuarsi ai seguenti recapiti: 0331 256337 – 366 7507462 castello visconti@libero.it

 

Ingresso

Biglietto intero 10€, ridotto 8€, bambini fino ai 6 anni gratuito. Cani di taglia medio/piccola ammessi al guinzaglio in tutte le aree nel rispetto delle norme generali concernenti l’igiene e la tutela dell’incolumità pubblica

Oltre alle visite guidate su prenotazione, vengono proposte visite tematiche e attività laboratoriali adatte a tutte le fasce d’età.

 

Per maggiori informazioni e per eventuali cambiamenti sugli orari di apertura da parte del Castello di Somma Lombardo, date un’occhiata al sito internet www.castelloviscontidisanvito.it

 

 

Altre dimore e .luoghi storici del territorio:

Villa della porta BOZZOLO

La casa delle meraviglie: Casa Museo POGLIAGHI

Un tesoro nascosto: CAMPONOVO

Il chiostro di VOLTORRE

TORNAVENTO: un minuscolo BORGO dove si intrecciano storia, natura, ingegno e splendidi PANORAMI

 

…e se spulciate nel blog trovate tante altre chicche in mezzo alla natura! 😉