Brescia: la Leonessa d’Italia, città d’arte splendida e tutta da scoprire

Visitare Brescia significa viaggiare nel tempo. Una città che ha vissuto intensamente i suoi 3000 anni di storia: ogni scorcio ne porta i segni e il fascino, con palazzi e chiese che parlano di secoli fra loro lontani e arricchiscono di suggestioni già il primo sguardo *_*

Definita da Carducci la Leonessa d’Italia grazie all’immenso coraggio dimostrato nelle 10 giornate di rivolta contro gli austriaci nel lontano marzo 1849, Brescia è uno scrigno di testimonianze e di contaminazioni romane e longobarde. Una città ricca di cultura, storia, arte e bellezza!

Poco conosciuta, ingiustamente sottovalutata, Brescia è una città tutta da scoprire!

 

Brescia: cosa vedere

Il centro storico della città è raccolto, pieno di stradine acciottolate e scorci bellissimi. Piazze, monumenti, palazzi, chiese stupende, un castello, siti storici da non perdere, dove ad ogni passo si possono leggere le impronte cristallizzate di ogni dominazione: basta saperle cogliere!

Vi racconto le bellezze di questa sorprendente città in questo corposo articolo/guida 😉

 

Piazza della Loggia

Piazza della Loggia è uno dei luoghi simbolo di Brescia sulla quale si affacciano diversi eleganti edifici di epoca veneziana tra cui la Loggia, da cui la piazza prende il nome. L’inconfondibile edifico bianco con tre archi e la cupola a forma di carena, domina una grande facciata di marmo bianco riccamente scolpita. Edificata nel 1492, oggi è la sede degli uffici della giunta comunale.

Peccato che la facciata fosse impacchettata per lavori di restauro in vista del prossimo anno, quando Brescia sarà capitale della cultura 🙂

Sul lato opposto alla loggia si trova la bellissima Torre dell’Orologio, con un orologio astronomico di gran pregio, realizzato nel Cinquecento. Al suo interno ci sono i Macc dè lé ure (i matti delle ore) che i cittadini hanno soprannominato Tone e Batista. Sono loro a scandire le ore.

Oltre alla lapide commemorativa, ci sono una serie di formelle nella pavimentazione che dalla Piazza porta al Castello, ricorda l’attentato terroristico fascista del 28 maggio 1974, in cui una bomba uccise 8 persone e ne ferì 102. Questa strada del ricordo è stata realizzata nel 2014, a 40 anni dalla strage e richiama l’idea delle Pietre d’Inciampo, poste nelle strade di numerose città europee per ricordare le vittime del nazismo.

 

Piazza della Vittoria

Costruita fra il 1927 e il 1932 su progetto dell’architetto Marcello Piacentini, Piazza della Vittoria, è costituita da un ampio spazio circondato da imponenti edifici in stile razionalista, esempio significativo delle tendenze urbanistiche del regime fascista.

Nella grande piazza rettangolare spiccano il Torrione INA, che con i suoi 15 piani e 57 metri d’altezza, fu il primo grattacielo in Italia e il primo in Europa in cemento armato, il Palazzo delle Poste, rivestito di bianco-ocra, la Torre della Rivoluzione. Sotto la torre si trova l’Arengario in pietra rosa con rilievi raffiguranti episodi di storia cittadina.

E’ in questa piazza che si svolgono le maggiori manifestazioni, soprattutto quelle politiche e commemorative, ed è la piazza dove parte la famosa Mille Miglia, la corsa più famosa d’Italia.

 

Il Rinoceronte Sospeso

Sospeso nel Quadriportico della Vittoria, a due passi dall’omonima piazza, è possibile ammirare l’opera di Stefano Bombardieri intitolata “Il peso del tempo sospeso” nota anche semplicemente come “Rinoceronte Sospeso”.

Molto particolare, l’opera, sembra simboleggiare l’uomo ed è una metafora delle situazioni in cui l’essere umano si trova bloccato, sospeso, in attesa di un qualcosa che non dipende da lui.

 

Piazza Paolo VI

Tra le cose da vedere a Brescia, Piazza Paolo VI, è una delle mie preferite!

Conosciuta come la Piazza delle due Cattedrali, è un magnifico esempio di architettura medievale e rappresenta il cuore della città per gli importanti edifici storici che vi si affacciano: la Cattedrale Estiva di Santa Maria Assunta, il duomo nuovo, la Concattedrale Invernale di Santa Maria Assunta, il duomo vecchio, il Palazzo del Broletto con la sua inconfondibile torre in pietra merlata l’edificio pubblico più antico della città, realizzato a partire dal 1200.

Non passano inosservate inoltre due fontane: a sud quella del Callegari e a nord quella del Cignaroli.

Dedicatele tempo, visitatela con calma, da tutte le prospettive, ne resterete affascinati *_*

Ci sono diversi bar con tavolini all’aperto e se avete bisogno di una piccola sosta, per una colazione, un caffè o un aperitivo, questo è il posto ideale per ammirare tutta questa bellezza 😉

 

Il Duomo Vecchio

Oltre ai vari tesori artistici, architettonici e culturali, Brescia è famosa anche per un altro fenomeno pressoché unico in Italia: la cosiddetta “Piazza delle due Cattedrali“.

 

Autentico gioiello della città di Brescia e il maggior tempio romanico circolare tuttora esistente, il Duomo Vecchio, noto anche come Concattedrale invernale di Santa Maria Assunta e chiamato affettuosamente Rotonda, risale all’undicesimo secolo, è semplicemente magnifico!

Questo luogo incantata e varcare la soglia di questo tempio trasporta in un mondo antico con i suoi affreschi, la suggestiva cripta e le numerose opere d’arte.

L’interno infatti custodisce gli stupendi mosaici della basilica paleocristiana che sorgeva in questo punto, i resti di un impianto termale romano e il sarcofago del vescovo Berardo Maggi, realizzato in marmo rosso di Verona all’inizio del Trecento, la Cappella del Santissimo Sacramento, la Cappella delle Sante Croci, con i suoi reliquari e stucchi barocchi e anche una cripta molto suggestiva.

Orari: tutti i giorni 9:30–11:45 e 14:30–17:45

Ingresso: gratuito

 

Il Duomo Nuovo

Il Duomo Nuovo di Brescia, o Cattedrale Estiva di Santa Maria Assunta, è uno dei luoghi di culto più importanti realizzati nel Seicento Lombardo.

Edificato a partire dal 1604 sopra i resti dell’antica basilica paleocristiana di San Pietro de Dom, e completato nel 1825, è inconfondibile grazie alla sua facciata barocca di marmo di Botticino, proveniente dalle omonime cave a est della città, e alla cupola, che con i suoi 80 metri è la terza più grande d’Italia dopo quella di San Pietro a Roma e quella di Santa Maria del Fiore a Firenze.

Al suo interno sono ospitate numerose opere d’arte. Tra le tante Il Sacrificio di Isacco del Moretto è stato realizzato nella lunetta. Sul terzo altare a destra è visibile l’Arca di Sant’Apollino, realizzata dallo scultore Maffeo Olivieri, caratterizzata da bassorilievi. Nella navata sinistra trovate un monumento dedicato al papa bresciano scolpito da Raffaele Scorzelli.

Orari: lunedì-sabato 7:30–11:45 e 14:30–18:45/ domenica 8–12:45 e 14:30–19:15

Ingresso: gratuito

 

Il Broletto

Il palazzo Broletto, sede medioevale delle signorie regnanti sulla città, oggi ospita le sedi dell’amministrazione provinciale, della prefettura e di alcuni uffici del Comune di Brescia.

L’origine del nome deriva dal fatto che il terreno su cui ora è edificato il palazzo era originariamente un orto-giardino, detto “brolo”, da cui poi la dicitura “Broletto”.

Palazzo Novum Majus, Torre del Pègol, Palazzo Porta Occidentale, Chiesa di Sant’Agostino. E ancora Portico Malatestiano, Loggiato Da Lezze, Palazzo Novum Minus, Porta Orientale, Uffici Magistrature Venete (oggi Emeroteca). È l’insieme delle strutture che compongono il Palazzo del Broletto, edificate in circa un secolo di storia dal XII al XX secolo.

Il primo edificio ad essere costruito fu la Torre del Pègol, alta 54 metri. Più volte modificata, nel 1235 fu arricchita di un pesante campana di ben 800 kg, poi fusa per ricavare le quattro campane più piccole ancora oggi presenti. Molto belle anche la facciata dell’antica Chiesa di Sant’Agostino collocata lungo il vicolo omonimo, e il grande cortile interno, con al centro una pregevole fontana del ‘700 (accessibile a piedi a qualsiasi ora)

 

Biblioteca Queriniana

La prestigiosa Biblioteca Queriniana prende il nome dal Cardinal Querini, che la fondò nel 1747 nella storica e ancora attuale sede all’interno del Palazzo Vescovile in via Mazzini. Nel 1750 la biblioteca viene aperta al pubblico e nel 1797 viene dichiarata Biblioteca nazionale della Repubblica Cisalpina, arricchendosi in seguito di fondi provenienti da conventi e monasteri soppressi in età napoleonica.

Da allora la Biblioteca Queriniana ha continuato ad arricchirsi e vanta oggi un patrimonio di oltre 500.000 opere tra incunaboli, cinquecentine e manoscritti con magnifici esempi di codici miniati.

Vi si accede salendo uno scalone marmoreo che conduce allo splendido atrio affrescato nel XVIII secolo che vi lascerà senza fiato :O

Da qui potrete addentrarvi attraverso le salette per la consultazione dei libri e al salone principale: il legno, i libri antichi, i soffitti tutte cose che adoro!

Dalle ampie finestre potrete anche vedere i bellissimi giardini 😉

Dove: Via Mazzini 1

Orari: martedì-venerdì 8.45 – 18; sabato 8.30 – 12.30

Ingresso: gratuito

 

Piazzetta Tito Speri

Sicuramente avrete sentito parlare delle Dieci Giornate di Brescia, ecco questa piccola piazzetta ricca di verde è dedicata a Tito Speri, eroico patriota Bresciano che aiutò ad organizzare l’insurrezione della città contro gli austriaci.

Una piazzetta tranquilla, ma che in passato è stata proprio teatro di questo scontro, insieme a Via della Barricata che da qui sale al Castello seguendo la Strada della Memoria.

 

San Faustino in Riposo

Poco più avanti, se volete vedere uno dei tanti, affascinanti scorci della Brescia medievale, solitamente poco noto ai più e sempre motivo di meraviglia, dirigetevi in Vicolo della Torre, accanto a Porta Bruciata e vi ritroverete ad ammirare un particolare e antichissimo campanile a forma di pigna rovesciata :O

E’ la chiesetta di San Faustino in Riposo, un vero scrigno di arte, contemplazione e sorprese, da molti chiamata il “Trullo di Brescia!”

Conosciuta anche come Chiesa di Santa Rita, la Santa delle grazie impossibili, la chiesa ha un fascino davvero unico. Vi si accede attraverso un portoncino collocato sotto la volta della Torre di Porta Bruciata, in via dei Musei, e una volta entrati ecco la meraviglia: un piccolo luogo di culto a pianta circolare con una trentina di posti a sedere, l’immagine di Santa Rita e, sulla sinistra, la cappella con la statua della Madonna e una moltitudine di ex-voto.

Una curiosità: il nome della chiesa deriva dalla sosta fatta qui durante la processione che, all’inizio del secolo IX, trasportava i resti dei Santi Patroni Faustino e Giovita verso la chiesa di San Faustino Maggiore.

 

Orari: lunedì/sabato 8:30 – 12 e 14:30 – 17:30, domenica chiuso

Ingresso: gratuito

 

Antico Quartiere del Carmine

Articolato tra antichi vicoli e scorci sorprendenti e situato a pochi passi da Piazza Loggia, il Carmine è uno dei quartieri più caratteristici della città. Le palazzine dai vivaci colori pastello si alternano a chiese, vicoli caratteristici, palazzi eleganti e locali della movida.

In Via Gasparo da Salò affacciatevi sul chiostro della Fondazione Museo Diocesano come ho fatto io e visitate la Chiesa di San Giuseppe 😉

 

Chiesa di San Giuseppe

Tra i più imponenti edifici sacri di Brescia, edificata a partire dal 1519 e collocata nei pressi di Piazza Loggia e con doppio accesso da Via Gasparo da Salò e Corso Goffredo Mameli, la Chiesa di San Giuseppe vanta un interno davvero unico suddiviso in tre ampie navate, con ben dieci cappelle per lato e un ricco corredo pittorico per lo più del XVIII secolo.

Orari: lunedì/sabato 7:30 – 11 e 15 – 17:30, domenica 7:30 – 11

Ingresso: gratuito

 

Chiesa dei Santi Faustino e Giovita

Dedicata ai patroni di Brescia, la chiesa dei Santi Faustino e Giovita, nota anche come chiesa di San Faustino Maggiore, è situata nell’omonima via San Faustino ed è la chiesa patronale della città, per questo motivo è il più importante edificio di culto cittadino dopo le cattedrali.

Al suo interno è divisa in tre navate da quattordici colonne monolitiche, con cappelle laterali ed affreschi tra i quali alcune opere di Gian Domenico Tiepolo.

Orari: lunedì/sabato 7:30 – 11 e 15 – 19, domenica 7:30 – 12 e 15 – 19

Ingresso: gratuito

 

Chiesa di Santa Maria del Carmine

Al centro del popolato e vivace quartiere del Carmine, sorge la chiesa che ne dà il nome, un tempo sede del convento dell’ordine dei Carmelitani Scalzi. E’ la Chiesa di Santa Maria del Carmine, un grandioso esempio di architettura gotica.

Al suo interno conserva rari e pregevoli affreschi che riportano alle origini medievali dell’edificio, insieme a capolavori dei secoli successivi, da grandi pale d’altare fino al prezioso organo. C’è anche la Madonna delle Brine venerata immagine che secondo la tradizione è attribuita direttamente alla mano dell’evangelista Luca.

Orari: venerdì/domenica 10-12 e 15-18, chiuso lunedì, martedì e mercoledì

Ingresso: gratuito

 

Museo Nazionale della Fotografia – CineFotoClub Brescia

Fondato nel 1953, il Museo Nazionale della Fotografia, è una tappa inconsueta e interessante della città, in Contrada del Carmine 2F J

Il museo illustra la storia della fotografia e del cinema, con macchine fotografiche e cinematografiche, attrezzature per camera oscura e proiettori, dai primi esperimenti della fine del XVIII secolo ai giorni nostri *_*

Oltre agli 8.000 pezzi esposti in stanze stracolme di modelli, esiste una fototeca comprendente circa 300.000 fotografie di autori da ogni parte del mondo e una biblioteca che conta 9.000 volumi dedicati interamente alla fotografia e alla cinematografia! Vi sono anche due sale mostre che ogni mese ospitano esposizioni di autori nazionali ed internazionali.

Per fotografi, appassionati o semplicemente curiosi 😉

Orari: martedì/giovedì dalle 9 alle 12, sabato e domenica dalle 16 alle 18:45, chiuso lunedì e venerdì.

Ingresso: gratuito

 

La maschera senza naso

Passeggiando nel centro di Brescia prima o poi si finisce per incontrare una faccia in pietra a cui è stato tagliato il naso. Si tratta di un mascherone situato all’angolo tra corso Goffredo Mameli e contrada delle Cossere soprannominato il Mostasù dèle Cosére (faccione delle Cossere in dialetto bresciano),

Non sono note le reali origini della scultura, né la reale provenienza, né le vicende che l’hanno interessata nei secoli, ma il suo naso è legato non a una o due, ma a ben tre leggende!

1 Correva l’anno 1311: a Brescia i ghibellini vennero cacciati via dai guelfi e l’imperatore Arrigo VII, che pose in assedio la città, giurò che avrebbe tagliato il naso a tutti i cittadini. Fu merito del legato pontificio Luca Fiesci se ciò non avvenne: questi riuscì a placare le ire dell’imperatore che si accontentò di mozzare il naso alle statue della città, graziando i cittadini.

2 C’è chi dice, invece, che Arrigo VII, al suo arrivo in città, non trovò nessuno ad attenderlo: giustamente la cittadinanza si era nascosta per sfuggirgli. Così ripiegò sulle statue e tagliò i loro nasi.

3 Infine, c’è chi sostiene che l’imperatore, nel suo percorso lungo il centro cittadino per raggiungere il Broletto e prestare giuramento, non incontrò anima viva. I cittadini erano fuggiti. E così, usò come valvola di sfogo il mostasù, a cui mozzò il naso.

 

La Torre della Pallata

La Torre della Pallata è uno degli emblemi della città, fra i principali monumenti del periodo medioevale. Collocata all’incrocio tra gli odierni Corso Mameli, Corso Garibaldi e via della Pace, la torre fu costruita nel 1248 utilizzando resti di edifici romani lungo le preesistenti mura medievali, a difesa della porta detta di San Giovanni.

Nel corso dei secoli è stata adibita a diversi scopi, come deposito del tesoro comunale, magazzino annonario e prigione. Nel Quattrocento si aggiunsero l’area campanaria, i merli e l’orologio, mentre nel Cinquecento venne inserita la Fontana della Pace nel suo basamento.

La fontana è formata da una composizione architettonica nella quale sono inserite quattro statue allegoriche, di cui le due in basso rappresentano le divinità dei due fiumi principali di Brescia: il Mella (a sinistra) e il Garza (a destra). Altre versioni attribuiscono queste due figure alle allegorie rispettivamente del lago di Garda e del lago d’Iseo.

 

Accademia Internazionale della Chitarra di Brescia

Non lontano dalla Pallata, in Contrada San Giovanni, è possibile vedere il bellissimo chiostro dell’Accademia Internazionale della Chitarra di Brescia. Buttateci un’occhiata che ne vale la pena 😉

 

Il Castello di Brescia

Non importa da quale parte si arrivi a Brescia. Lui è lì, in cima al colle Cidneo, uno dei “polmoni verdi” della città.

Il Castello di Brescia, chiamato anche il Falcone d’Italia, costituisce uno dei più affascinanti complessi fortificati d’Italia e racchiude fra sue le mura duemila anni di storia!

Le prime testimonianze di edifici sul colle Cidneo risalgono all’Età del Bronzo, seguirono varie dominazioni, tra cui quella romana e longobarda, passando per il periodo visconteo fino al dominio della Serenissima Repubblica di Venezia, che resse la città di Brescia per più di quattro secoli.

La fortezza fu anche teatro delle celebri Dieci Giornate di Brescia quando gli Austriaci asserragliati nel Castello presero a cannonate la città per sedare la rivolta, sotto la guida del generale von Haynau.

Oggi, il Castello, varcato un doppio ponte levatoio sorprende con i suoi vicoli, le stradine che conducono a luoghi segreti, ai bastioni, alle torri, a prigioni, a cunicoli bui e misteriosi, per poi distendersi in un panorama mozzafiato su tutta la città e che consente di spingere lo sguardo fino alle pendici dei Ronchi e sulle valli circostanti.

 

Il primo monumento ferroviario in Italia

Il Castello di Brescia ospita il primo monumento ferroviario in Italia, la “Numero 1”. Si tratta di una vecchia locomotiva a vapore che un tempo percorreva la tratta ferroviaria Brescia-Edolo e oggi situata nel piazzale del Castello di Brescia, raggiungibile girando a sinistra dopo essere entrati nelle mura. Viene chiamata anche “Prigioniera del falco d’Italia” a causa di un’antica leggenda secondo cui un uomo molto avido venne tramutato in falco e costretto a presiedere il mastio del Castello per l’eternità.

 

Specola Astronomica Cidnea

In pochi lo sanno: il Castello di Brescia ospita il primo Osservatorio astronomico pubblico d’Italia! Collocata sul Bastione San Marco, la Specola Astronomica Cidnea, è una tappa obbligata per tutti gli appassionati di astronomia: sotto la sua cupola di 3 metri di diametro si svolgono le proiezioni del planetario, mentre sulla terrazza esterna sono presenti dei riflettori mobili. Vi è poi un locale sottostante adibito all’osservazione del Sole.

 

Il Vigneto Pusterla

Situato sulle pendici del Castello e riconosciuto come uno dei più antichi vigneti urbani in Europa, il Vigneto Pusterla ospita viti centenarie che nel ‘900 valsero un vino da medaglia d’oro al Concorso Enologico dell’Italia Settentrionale.

Il castello di Brescia ospita anche il Museo delle Armi, presso il mastio centrale, e il Museo del Risorgimento, situato all’interno del Grande Miglio, un vecchio magazzino di granaglie risalente all’epoca romana.

Prenotando per tempo, l’associazione speleologica Bresciana permette organizza visite guidate nella gran parte degli ambienti sotterranei del Castello, tra cui la torre, il magazzino dell’olio, le cisterne dell’acqua e le polveriere.

Insomma passeggiare qui è una continua scoperta e un vero suggestivo viaggio nel tempo *_*

Dove: Via Castello. Il castello è facilmente raggiungibile a piedi dal centro storico di Brescia con una camminata di 15-20 minuti. Volendo è anche possibile raggiungerlo in auto.

Orari: lunedì – domenica 8-20

Ingresso: l’ingresso al castello è gratuito, il biglietto del Museo delle Armi costa 5€, il Museo del Risorgimento al momento è chiuso per restauri e migliorie.

 

 

Piazza del Foro e Teatro Romano

Piazza del Foro è una delle più antiche piazze della città nonché centro religioso e civile di Brescia in età romana.

Attraversata dal Decunano Massimo, l’odierna via dei Musei, è delimitata a nord dal meraviglioso Capitolium e dal Teatro Romano e a sud dalla Basilica romana (tribunale) di cui rimangono i resti inseriti nelle case della vicina piazza Labus.

Sulla piazza si affaccia oggi la chiesa settecentesca di San Zeno al Foro, caratterizzata all’esterno dal piccolo sagrato racchiuso dalla breve cancellata con statue di delfini intrecciati.

Lì accanto ci sono i resti ribassati del portico del Foro, che regalano un punto di vista impressionante sul livello ribassato della città in quell’epoca lontana.

Di fronte sorge l’imponente Palazzo Martinengo Cesaresco al Novarino, edificato nel XVII secolo. La nobile dimora, divenuta sede di mostre d’arte contemporanea, custodisce nel sottosuolo importanti vestigia romane oggi visitabili.

 

Il Tempio Capitolino

Brescia vanta la più vasta area archeologica romana dell’intero Nord Italia. Un’importantissima eredità storica nel pieno cuore della città, parte integrante del sito dal 2011 Patrimonio Mondiale dell’Umanità insieme al complesso monumentale San Salvatore – Santa Giulia.

Il Capitolium era dedicato al culto della Triade Capitolina, cioè le principali divinità del pantheon latino: Giove, Giunone e Minerva. Nello spazio antistante il tempio si radunavano i fedeli per le principali cerimonie e venivano compiuti i sacrifici.

Il tempio emana un’aura di sacralità, potenza e bellezza *_*

L’interno conserva i pavimenti originali in lastre di marmi colorati, che insieme formano motivi geometrici. Camminare fra questi incredibili resti è una grande emozione ed estremamente suggestivo, come essere in bilico tra presente e passato

 

Dove: Via dei Musei 55

Orari: martedì/domenica 10 – 19, lunedì chiuso

Ingresso: gratuito

 

La Vittoria Alata

Nella cella orientale del Capitolium è possibile vedere la statua della Vittoria Alata in un allestimento museale curato dall’architetto spagnolo Juan Navarro Baldeweg. La grande statua in bronzo, simbolo della città di Brescia, è una delle opere più importanti della romanità per composizione, materiale e conservazione, e uno dei pochi bronzi romani proveniente da scavo giunti fino a noi.

 

Orari: martedì/domenica 10 – 18

Ingresso: Intero 8€, ridotto 6€, 14-18 anni, over 65, studenti universitarie e accademie 4,50€, 6-13 anni, scuole, universitari in gruppi da min. 10 persone 3€, bambini fino a 5 anni gratuito

 

 

Museo di Santa Giulia

Unico in Italia e in Europa per concezione espositiva e per sede, il Museo di Santa Giulia, allestito in un complesso monastico di origine longobarda, consente un viaggio attraverso la storia, l’arte e la spiritualità di Brescia dall’età preistorica ad oggi *_*

Insieme all’area archeologica del Capitolium e al complesso monastico di San Salvatore, Il Museo di Santa Giulia è Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

 

La visita

Luogo di memorie storiche stratificate nel corso dei secoli e fonte continua di sorprendenti scoperte, il complesso monastico è un intreccio visibile di epoche.

La visita al Museo di Santa Giulia inizia dal pianterreno, dove è possibile ammirare reperti che testimoniano la storia religiosa, architettonica e artistica del passato di Brescia.

Salendo al piano superiore si apre davanti agli occhi la meravigliosa Chiesa di Santa Maria in Solario. Qui, sotto una volta stellata affrescata e pareti dipinte, è possibile ammirare la Croce di Desiderio, rara opera di oreficeria della prima età carolingia letteralmente tempestata di pietre dure, gemme, cammei e pietre su entrambi i lati.

Proseguendo ci si ritrova nelle domus dell’Ortaglia che sono parte di un quartiere romano residenziale, situato sui terrazzamenti del colle Cidneo, tra l’area pubblica monumentale e le mura orientali di Brixia, l’antica Brescia.

Passeggiare in mezzo ai resti di antiche case romane, chiostri medievali, mosaici e oltre 11.000 opere d’arte è un’esperienza incredibilmente emozionante che si snoda in un percorso suggestivo che ci riporta nella Brixia di 2.300 anni fa! *_*

La chiesa longobarda di San Salvatore con la sua cripta è il nucleo antico del monastero giunto a noi quasi completamente intatto dove sono conservati i reperti artistici più importanti della dominazione longobarda su Brescia.

Alla chiesa si accede attraverso la grande aula colonnata che sostiene il Coro delle Monache e alle sue pareti si possono ammirare diverse opere d’arte, fra cui gli affreschi del Romanino e di Paolo Caylina il Giovane.

Il Coro delle Monache è un ambiente di culto, costruito tra fine Quattrocento e inizio del Cinquecento come coro per San Salvatore, chiesa alla quale è collegato. Da qui le monache benedettine hanno assistito, per secoli, alle funzioni religiose senza essere viste dai fedeli.

È una vera sorpresa, un qualcosa che non ci si aspetta, non soltanto perché è un posto segreto che non si nota da subito, ma anche per i bellissimi affreschi che ricoprono completamente tutte le pareti e la volta :O

L’effetto wow complessivo è armonioso, straordinariamente colorato e altamente evocativo!

Il Museo di Santa Giulia inoltre ospita di mostre temporanee d’interesse internazionale.

Morale della favola, questo museo è meraviglioso e assolutamente imperdibile!

 

Indirizzo: via Musei 81/b

Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 18, chiuso lunedì

Ingresso: 10€

NB: vista l’ampiezza e la ricchezza del complesso, mettete in conto un paio d’ore per visitarlo tutto

 

Palazzo Martinengo Cesaresco Novarino

Palazzo Martinengo è uno dei cuori pulsanti delle attività culturali cittadine, che si erge apparentemente austero nel cuore di Brescia sin dal XVII secolo.

Da sempre principale residenza cittadina della famiglia Martinengo, durante il Novecento è stato prima sede della Questura di Brescia e poi acquistato e recuperato dall’Amministrazione Provinciale ed è oggi sede di importanti mostre di livello nazionale e internazionale e di un incredibile percorso archeologico sotterraneo diviso in due zone, accedendo al quale è possibile osservare la stratificazione dell’antica piazza romana.

 

Le mostre

Andare a visitare le mostre allestite a Palazzo Martinengo, è un’ottima scusa per vedere i soffitti affrescati dell’edificio storico, oltre ad ammirare opere artistiche particolari e alternative 😉

Noi abbiamo girovagato e visto entrambe le mostre attuali: Clouds Never Say Hello di Gabriele Picco, e La terra e le fantasticherie di Armida Gandini.

 

Clouds Never Say Hello

Picco riesce ad affrontare con leggerezza temi delicati come la morte, il sesso, la solitudine dell’uomo contemporaneo, mettendo spesso in luce le contraddizioni della nostra società, e mostrando come la vita e il mondo siano un immenso teatro visionario.

«La prima stanza è la stanza del sogno: quella delle nuvole trasportate da auto d’epoca. La seconda è un’immersione nel magico, con le pareti completamente ricoperte di savoiardi (18mila precisamente!) che emanano un forte profumo. Le altre stanze invece sono un avvicinamento all’amore, alla morte e alla rinascita.» racconta l’artista.

 

La terra e le fantasticherie

Ogni sala dedicata a questa mostra è un tassello tematico che ha come comune denominatore la ricerca identitaria, la riflessione sulle esperienze passate che rendono le persone ciò che sono nel presente.

Tra balene piangenti, lacrime concretizzate nel vetro, tappeti da viaggio, spezzoni di film, fotografie vintage, bambini fiabeschi, la mostra racconta l’avventura dell’esistenza con i suoi traumi e discontinuità.

 

Il percorso archeologico

Il percorso comprende l’interno di quella che fu la cantina del palazzo e ancora prima una stupenda bottega romana (taberna), reperti che ricostruiscono le attività di allevamento, agricoltura e produzione di tessuti praticati all’epoca, i resti di parte di una vasca, riconducibile agli impianti termali.

L’innovativo allestimento multimediale Brixia Light Box poi, crea una finestra virtuale, regalandovi un’esperienza di immersione totale e appassionante nella realtà dell’edificio antico: il modo perfetto per tornare indietro nel tempo, e ritrovarsi catapultati in un attimo nella Brescia dell’età romana imperiale!

Che siate appassionati d’arte, di storia, o semplici curiosi, Palazzo Martinengo Cesaresco vi saprà stupire ed affascinare! *_*

 

Dove: Via dei Musei 30

Orari: mercoledì/domenica 10-18, lunedì e martedì chiuso

Ingresso: gratuito alle mostre (entrateci è un’ottima scusa per vedere i soffitti affrescati del palazzo e perché no anche di qualcosa di particolare e alternativo 😉 ). Tour archeologico guidato di circa una mezz’oretta gratuito da richiedere all’Infopoint di Piazza del Foro

 

 

Chiesa di Santa Maria della Carità

Conosciuta anche come Chiesa del Buon Pastore, la Chiesa di Santa Maria della Carità, è una piccola chiesa stupefacente, un vero tesoro barocco di Brescia e la mia seconda chiesa preferita della città!

Il nome le deriva da un affresco quattrocentesco ritenuto miracoloso che raffigura la Madonna della Carità ed è inquadrato da un fastoso altare ricco di stucchi, affreschi, sculture, nel più puro stile barocco.

Di una bellezza sconcertante e piena di particolarità, dalla pianta ottagonale ai pavimenti policromi con incastonate diverse rose dei venti, dai materiali del fastoso altare alla fedele riproduzione della Santa Casa di Nazareth che si trova dietro all’altare, il cui originale è custodito nel santuario della Santa Casa a Loreto.

Dove: Via dei Musei all’angolo con Via Gabriele Rosa

Orari: martedì/domenica 10-17 (grazie ai volontari del Touring Club Italiano), lunedì chiuso

Ingresso: gratuito

 

Street Art a Brescia

Passeggiando in città, si possono vedere le installazioni di SUBBRIXIA, il progetto che porta l’arte contemporanea nelle stazioni della metropolitana cittadina. Tra le opere permanenti “Gothic Minerva” di Patrick Tuttofuoco nella Stazione San Faustino, “Brixia” di Marcello Maloberti alla Stazione FS e ultimo in ordine di tempo “Mind the gap“, la nuova creazione di Nathalie Du Pasquier, che nella stazione Vittoria.

Sempre addentrandosi nel sottosuolo, è possibile vedere il monumentale omaggio alla Vittoria Alata di Emilio Isgrò “Incancellabile Vittoria“ presso la Stazione FS composta da 205 pannelli di fibrocemento fresati su una superficie di 200 mq.

Risalendo in superficie, a pochi passi dalla stazione della metropolitana di Piazza Vittoria, impossibile non essere catturati dal grande rinoceronte appeso nel Quadriportico della Vittoria! È “Il peso del tempo sospeso“, tra le sculture più iconiche e monumentali dell’artista bresciano Stefano Bombardieri. Una curiosità: sapevate che l’opera si ispira a una sequenza del film “E la nave va” di Federico Fellini?

Inoltre, girovagando e curiosando per i vicoli della città, vi imbatterete nel murale della città di Brescia sotto un portico di Via San Faustino…

nel murale nella corte in Piazza Bruno Boni

nelle pergamene sotto il portico di fronte alla Chiesa di Santa Maria del Carmine

 

 

Soste golose

Brescia si presenta a tavola con gustose proposte nelle quali confluiscono le tradizioni gastronomiche della pianura, delle montagne e dei laghi. Il tutto accompagnato dagli squisiti vini delle sue zone D.O.C..

E si sa che viaggiare è anche assaggiare piatti tipici locali e scovare posticini dove gustarla, così vi lascio il nome di un paio di ristorantini in cui siamo stati bene 😉

 

Osteria al Bianchi

L’Osteria al Bianchi, aperta nel 1881 è una delle più antiche osterie cittadine. Qui si mangia la robusta cucina bresciana in un ambiente informale e piacevole e la gentilezza è di casa. I casonsèi sono da standing ovation! 😀

Dove: Via Gasparo da Salò 32

 

Locanda dei Guasconi

L’altro ristorante ce lo ha caldamente consigliato un amico bresciano, si tratta della Locanda dei Guasconi. E’ un locale caratteristico ed elegante posizionato nel cuore della città tra il Duomo e piazza Loggia, ideale per chi ama il buon vino e le atmosfere particolari. Nell’originale ambiente medievale, con i muri in pietra a vista, viene fatto rivivere il mito dei Guasconi, temerari conquistatori francesi, che nel 1513 presidiarono Brescia.

La cucina, molto curata, è legata alla tradizione bresciana, con qualche rivisitazione interessante. Nell’attesa i clienti, oltre a leggere l’affascinante storia narrata sulle tovagliette, possono ammirare i muri in pietra con i loro mille dettagli che riportano indietro nel tempo. Qui abbiamo assaggiato un altro piatto tipico, il manzo all’olio con polenta (sì nonostante il caldo…) veramente ottimo.

Dove: Via Cesare Beccaria 11/H

 

Hai detto aperitivo?

Se vi trovate a Brescia e vi viene voglia di un aperitivo, la parola d’ordine è Pirlo!

Lo potete assaggiare quasi ovunque, ma secondo noi, il massimo è sedersi all’aperto in uno dei tanti locali di Piazza Paolo VI e ammirare i due duomi di Brescia mentre si sorseggia il cocktail bresciano per eccellenza 😉

 

Bene, se siete arrivati a leggere fino a qui vi ringrazio immensamente e spero che questo articolo – mini guida possa tornarvi utile per un week end in quel di Brescia, che ha veramente tantissimo da offrire ai suoi visitatori e non ha nulla da invidiare ad altre città italiane!

Brixia è una citta splendida! *_*

 

 

 

 

Info pratiche

Come arrivare

Aereo: gli aeroporti più vicini a Brescia sono quelli di Orio al Serio e Verona, entrambi hanno un nutrito servizio di navette che li collegano alla stazione di Brescia

Auto: Brescia è raggiunta da tre snodi autostradali: l’A4 Milano-Venezia, l’A21 Brescia-Cremona- Piacenza-Torino, l’A35 Brebemi.

Treno: la città è facilmente raggiungibile grazie alle linee ferroviarie: Milano-Venezia, Bergamo-Brescia, Parma-Brescia, Cremona-Brescia

 

Come muoversi: il centro storico di Brescia si gira tranquillamente e piacevolmente a piedi. Comunque la città è attraversata da una metropolitana leggera che collega i quartieri nord della città a quelli della zona sud-est, passando per il centro storico. L’uso dell’auto è sconsigliato dato che nel centro storico c’è una vasta area ZTL

Dove parcheggiare: se arrivate a Brescia in macchina e non siete clienti di alberghi potete parcheggiare su strada oppure usufruire dei numerosi parcheggi a pagamento in pieno centro storico

 

Nota bene: prima della vostra visita tutti gli orari e gli ingressi sono da controllare sui siti ufficiali delle varie attrazioni

 

 

Altre bellezze italiane 🙂

Il CASTELLO VISCONTI DI SAN VITO di Somma Lombardo: l’antica dimora dei signori di Milano

Villa della porta BOZZOLO

La casa delle meraviglie: Casa Museo POGLIAGHI

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