Lago DELIO: tra natura e leggende di un borgo perduto

Nella provincia di Varese, vicino ai comuni di Maccagno con Pino e Veddasca, c’è un lago che sovrasta il Lago Maggiore. Si tratta del Lago Delio o D’Elio, di origine glaciale, situato a circa 1000 metri di altitudine, che si adagia in una conca chiusa fra le pendici del Monte Cadrigna, a est, e del Monte Borgna, a ovest.

Il lago tra il 1911 e il 1971 è stato poi convertito a bacino idroelettrico. Infatti, all’inizio del secolo scorso la Società Idroelettrica Subalpina costruì una prima diga situata dove ora si trova la diga Sud e verso la metà del 1900 questa diga venne alzata e costruita anche la diga Nord, le cui acque alimentano ora la centrale idroelettrica Enel di Ronco Valgrande, sulla sponda del sottostante Lago Maggiore, un vero e proprio fiore all’occhiello dell’ingegneria italiana.

Pensate che qui venivamo spesso quando ero piccina a fare gite e pic nic. E’ stato strano tornarci dopo una vita e praticamente scoprirlo come se fosse la prima volta 🙂

 

Il giro del lago

Lasciata l’auto nell’apposito parcheggio iniziamo la nostra passeggiata e ci incamminiamo per iniziare il giro del lago salendo verso sinistra e percorrendo, per la prima metà del percorso, la strada asfaltata. Dopo una decina di minuti si incontra l’area attrezzata con tavoli e griglie per il barbecue.

Qui avrete i primi scorci del lago: lo specchio d’acqua è piccolo, ma i giochi di riflessi dei monti circostanti è impagabile!

 

Seguiamo la strada asfaltata fino alla diga nord, scendiamo e costeggiamo il muro fino dalla parte opposta. Arrivati al bivio per i Monti di Bassano, se avete voglia e tempo, potete fare una deviazione verso il bellissimo belvedere del Monte Borgna, altrimenti proseguite per il giro del lago seguendo il sentiero sterrato a destra immerso nel bosco.

Noi si prosegue: qui la quiete è quasi assoluta e la protagonista è la natura.

Nel tragitto si attraversa anche una ganda o gana, la colata di pietre di una vecchia frana e potrete ammirare bellissimi scorci tra le fronde degli alberi.

 

Per tornare al punto di partenza alla diga sud solitamente si attraversa la diga stessa, ma quando ci siamo stati noi purtroppo questa via era chiusa e non vi erano indicazioni.

A questo punto un allevatore molto gentile ci ha fatto passare dalla sua proprietà che ci ha riportati sulla strada asfaltata (altrimenti avremmo dovuto tornare indietro) e in una ventina di minuti e un giro alternativo siamo ritornati all’area pic nic dove ci siamo fermati per un pranzo al sacco vista lago 😉

E’ anche possibile scendere in riva al lago per una prospettiva diversa del panorama, per osservare l’acqua cristallina e rilassarvi.

 

Le leggende del borgo sommerso del lago Delio

Non una, ma ben due leggende avvolgono questo luogo.

Il Santo e l’ira divina

La prima narra che nel IV secolo d.C., tempo di evangelizzazione cristiana, San Silvestro si recò in questa zona cercando di convertire al cristianesimo la popolazione di un piccolo villaggio che venerava il dio sole (in greco Helios). I bellicosi abitanti di questo villaggio lo accusarono di portare sventura nelle loro terre e lo cacciarono; il Santo a fatica riuscì a salvarsi ma l’ira divina si scatenò sul villaggio: parte del monte franò seppellendo per sempre il piccolo borgo con una colata di fango e acqua.

 

Il mendicante veggente

Una seconda leggenda racconta di un paese molto ricco e fiorente di nome Elio costruito sulle rive di un lago montano. La bellezza di quel luogo aveva però reso aridi gli animi dei suoi abitanti, noti in tutto il territorio circostante per il loro egoismo e la loro arroganza. Un giorno giunse in paese un mendicante. Bussò all’uscio di diverse porte elemosinando un po’ di cibo, ma ad ogni tentativo fu insultato ed allontanato in malo modo.

Non gli restava che un’ultima casa, in disparte rispetto alle altre. Al suo interno una giovane donna e la figlia erano intente a cucinare una zuppa di castagne. L’uomo fece l’ultimo tentativo e questa volta ricevette ospitalità.

Fu invitato a riscaldarsi accanto al fuoco del camino e gli fu offerta una scodella di zuppa. In segno di gratitudine per essere state le uniche due persone ad averlo aiutato, il mendicante, che si rivelò essere un veggente, predisse alle due donne che quella stessa notte sul villaggio si sarebbe abbattuta una tremenda catastrofe. Le invitò quindi a raccogliere i loro averi e fuggire subito via con lui. Gli credettero e mentre si allontanavano in gran fretta dal villaggio, udirono risuonare le campane della chiesa a cui seguì un tremendo boato. Si voltarono e videro l’intero paese sprofondare nelle scure e torbide acque del lago. C’è chi dice che ancora oggi, nelle silenziose notti, si possa udire il rintocco delle campane.

Arrivate a Campagnano le due donne rividero il mendicante, che in realtà altri non era che San Rocco, il quale chiese loro di erigere una cappella a suo nome.

 Un belvedere spettacolare sul Lago Maggiore

Salendo o scendendo dal Lago Delio, fate una sosta a Campagnano, un’altra frazione del comune di Maccagno con Pino e Veddasca; sulla strada infatti c’è la caratteristica chiesetta di San Rocco con il suo splendido belvedere. Da qui si gode una panorama mozzafiato sulla sponda italiana e svizzera del Lago Maggiore *_*

Sarà come essere sospesi tra cielo, terra e lago…

Il Lago Delio è un piccolo gioiellino incastonato fra monti delle nostre zone, con viste splendide e un pizzico di mistero…

Potete scegliere di rilassarvi sulle sue rive, effettuare altri percorsi a piedi, scendere e fermarvi a passeggiare nei paesini o nelle cittadine che si affacciano sul Lago Maggiore o, come abbiamo fatto noi, andare alla scoperta di luoghi nascosti e meno noti come la stupenda  Cascata della Froda (trovate l’articolo dedicato cliccando sul link 😉 )

Sicuramente è una buona idea per una gita alla riscoperta del nostro territorio ed è raggiungibile facilmente anche da Milano per un fuori porta tra terra e acqua 😉

 

 

 

 

Info pratiche

Come arrivare: da Laveno seguire statale lungo il Lago fino Maccagno passando per Porto Valtravaglia, Germignaga e Luino arrivando a Maccagno. Qui prendere la strada per la Veddasca, svoltare in località Ronchi verso Campagnano, San Rocco, Musignano ed al bivio per Forcora e Lago Delio tenersi a sinistra e proseguire fino all’area di sosta. La strada per arrivarci è un susseguirsi di tornanti quindi andate pian pianino.

Parcheggio: ampio e gratuito nelle vicinanze del lago (circa 5 minuti di cammino)

Percorso: circolare, di circa 5 km e un tempo di percorrenza di 1 ora senza le soste

Consigli: portate scarponcini da trekking o da ginnastica, una felpa o un kway, uno zainetto comodo, acqua (non ci sono fontanelle!) ed eventuale pranzo al sacco. Per chi volesse ci sono anche un paio di ristori dove mangiare.