SPILLOVER: il libro di David Quammen tra profezia e avvertimento

Spillover. L’evoluzione delle pandemie

Il libro “Spillover” scritto dal giornalista e reporter per il National Geographic David Quammen, nonostante sia uscito nel 2012, risulta decisamente una lettura attualissima e, per certi versi, premonitoria di quello che sta accadendo ora.

Americano, nato nell’Ohio nel 1948 e residente nel Montana, è ormai diventato “Colui Che Aveva Predetto Il Coronavirus”.

Lo scrittore ribatte: “Mi sono limitato a dare ascolto agli scienziati e agli esperti; non possiedo la sfera di cristallo, il mio compito, in quanto scrittore, era trasformare gli studi e le ricerche scientifiche in in una storia da raccontare e divulgare”.

E non è mica poco!

 

Un libro che non conoscevo e che è tornato alla ribalta a causa della pandemia che tutto il mondo sta affrontando in questo difficile 2020. Ho scoperto titolo e autore durante i mesi di lock down e mi ha subito incuriosito.

Finalmente sono riuscita a leggerlo e l’ho praticamente divorato!

Certo meglio leggerlo in momenti non particolarmente difficili in quanto è assolutamente molto interessante e scritto benissimo, ma è anche alquanto inquietante…

 

Il giro del mondo tra ricerche, testimonianze e spedizioni sul campo

Quammen che di mestiere non è virologo o epidemiologo, ma semplicemente un ottimo divulgatore di storie di viaggi ed esplorazioni del pianeta, ha seguito quegli scienziati che vanno a caccia di virus zoonotici in luoghi remoti rintracciando in mezzo mondo le origini animali di diverse epidemie e malattie che già si sono presentate in un passato anche recente e altri virus dormienti.

Un lavoro estremamente meticoloso di ben dodici anni di ricerche per essere certo di poter raccontare con esattezza e dovizia di particolari che cosa è lo “spillover”, il salto di specie degli agenti patogeni dagli animali all’uomo.

Quammen però non è solo un divulgatore scientifico: Spillover appartiene a tutti gli effetti al nature writing, genere a metà tra l’esplorazione naturalistica e l’indagine letteraria. Il saggio è decisamente diverso dal solito trattato di divulgazione scientifica. Basta dare un’occhiata all’indice e leggere i titoli dei nove capitoli del libro che sono volutamente curiosi per capire che Quammen non vuole semplicemente divulgare dati e ricerche, quanto dare un quadro più completo possibile al lettore.

 

Trama avvincente e scoperte scientifiche fondamentali

Quammen ha seguito gli scienziati al lavoro nelle foreste congolesi, nelle fattorie australiane e nei mercati delle affollate città cinesi. L’autore ha intervistato testimoni, medici e sopravvissuti, ha investigato e raccontato con stile quasi da poliziesco la corsa alla comprensione dei meccanismi delle malattie. E tra le pagine più avventurose, che tengono il lettore con il fiato sospeso come quelle di un romanzo noir, è riuscito a cogliere la preoccupante peculiarità di queste malattie.

Le epidemie vengono trattate come dei “thriller scientifici” in cui, a partire dall’evento scatenante, si cerca di andare a ritroso e ricostruire chi è il paziente zero, come è avvenuto lo spillover (ovvero il salto di specie tipico delle zoonosi) e, soprattutto, individuare gli animali serbatoi in cui i virus vivono.

Le 500 pagine del libro scorrono veloci, trascinando letteralmente il lettore in giro per il mondo, all’ombra del lavoro degli scienziati “cacciatori di virus”.

Già nel 2012 scriveva che i responsabili di una prossima pandemia erano già tra noi, sono virus che solitamente colpiscono gli animali ma che possono fare un salto di specie da un momento all’altro, il famoso spillover come viene definito in gergo tecnico, e colpire anche gli esseri umani …quello che lui chiama “the next Big One”….

Pensate che nel libro era già previsto: a) che si sarebbe verificata una pandemia causata da un virus capace di evolvere e adattarsi rapidamente; b) che il virus sarebbe stato trasmesso da un animale, verosimilmente un pipistrello; c) in una situazione in cui gli esseri umani entrano in stretto contatto con gli animali selvatici vivi; d) in un luogo come la Cina.

 

Chi è il vero colpevole delle zoonosi?

La copertina Adelphi che ritrae una volpe volante delle Comore contiene uno spoiler importante su quali animali abbiano giocato spesso un ruolo importante negli spillover e che si presume siano anche alla base del nuovo coronavirus SARS- CoV-2. Ripercorrendo le storie di Hendra in Australia, Nipah nel sud-est Asiatico, Ebola nelle foreste del Congo, cambiano gli animali ospiti intermedi ma il comune denominatore d’origine sono sempre i pipistrelli, mammiferi esistenti da migliaia di anni che possono spostarsi agilmente da un luogo all’altro e sono praticamente ovunque.

Capitolo dopo capitolo Quammen, tra vastissima erudizione e umorismo nero, chiarisce che il colpevole numero uno delle zoonosi è ancora un’altra specie animale: la nostra. La devastazione ambientale e le deforestazioni rappresentano un elemento scatenante.

Non meno importante è la questione del sovraffollamento. Lo scrittore nelle sue intervista commenta infatti così: “nessun animale di grande corporatura è mai stato quasi così abbondante come lo sono ora gli umani, per non parlare degli effetti di questo sulle risorse a disposizione. E una conseguenza di questa abbondanza, questo potere e i conseguenti disturbi ecologici sta aumentando gli scambi virali, prima da animale a umano, poi da umano a umano, a volte su scala pandemica”.

 

Si tratta di un tema che sta molto a cuore allo scrittore, come ha ribadito anche nelle interviste più recenti, relative all’esplosione della pandemia Sars-CoV-2: “siamo parte della natura, di una natura che esiste su questo pianeta e solo su questo. Più distruggiamo gli ecosistemi, più smuoviamo i virus dai loro ospiti naturali e ci offriamo come un ospite alternativo”.

 

Angosciante? Forse un pochino (ok più di un pochino…)

Lo consiglio? Assolutamente sì!

Si scoprono  informazioni veramente interessanti e autorevoli, tutto l’enorme lavoro degli esperti e che c’è dietro alle ricerche, in laboratorio e sul campo, l’importanza di continuare gli studi, l’impatto di noi umani sull’ambiente e la natura.

 

Impossibile rimanere indifferenti a questo libro, soprattutto ora.

Credo che dovrebbero farlo leggere anche a chi governa il pianeta, soprattutto a quelli che, nonostante quello che ci ha travolti e che sta accadendo nel mondo, continua a prendere poco seriamente la pandemia!

 

E ditemi voi lo avete letto? Cosa ne pensate?

 

 

 

Se volete approfondire qui trovate il sito ufficiale dello scrittore David Quammen

 

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