Un luogo ricco di storia: il PARCO EUROPA EX IDROSCALO Sant’Anna – Lago Maggiore

In uno spicchio di terra tra fiume e lago, tra Piemonte e Lombardia, dove una volta partivano gli idrovolanti della SIAI Marchetti, oggi c’è un piccolo parco poco conosciuto, dove è possibile passeggiare immersi nella quiete, ammirare di una vista unica del Lago Maggiore poco prima che si fonda con il Fiume Ticino, e respirare la storia del luogo

L’Ex Idroscalo Sant’Anna, oggi Parco Europa, si trova sul lato orientale del Lago Maggiore, nel rione di Sant’Anna, tra la località di Lisanza e Sesto Calende e rappresenta un importante luogo della memoria collettiva, segno di un momento storico in cui Sesto Calende fu al centro dello sviluppo aeronautico italiano e mondiale.

 

Un luogo ricco di storia

La frazione di Sant’Anna è diventata celebre per l’installazione dell’idroscalo della S.I.A.I., Società Idrovolanti Alta Italia, fondata nel 1915 a Sesto Calende.

II nucleo dell’insediamento di Sant’Anna oggi  è costituito da ciò che rimane del villaggio industriale, divenuto conosciuto grazie alla prima vetreria dell’imprenditore milanese G.B. Rossini. Il villaggio industriale costituito dalla villa del proprietario, gli uffici, le case per gli operai, l’osteria e da una piccola chiesetta dedicata a Sant’Anna, tuttora adibita al culto, ai tempi veniva considerato un grande sito di commercio.

Tutto ciò insieme all’idroscalo ha da sempre rivestito un ruolo di notevole importanza per la storia economica sociale e politica, per la comunità locale e per i territori vicini.

 

Gli uomini con le ali

In quegli anni Sesto Calende e l’idroscalo Sant’Anna, sono stati “una sorta di campus universitario per progettisti geniali e aviatori intrepidi”.

Pensate che partendo da questo idroscalo, nel settembre 1920, Umberto Maddalena conquistò il primato di quei tempi per il più lungo Raid compiuto da idrovolanti volando da Sant’Anna ad Helsinki su di un idrovolante SIAI S16 e nel 1925 Francesco De Pinedo e il motorista Ernesto Campanelli volarono per 370 ore percorrendo, con l’idrovolante SIAI S16 “Gennariello”, 55.000 chilometri da Sant’Anna a Melbourne, Tokio e Roma! :O

 

Da Porto de Sexto a Porto di Cielo

Inoltre negli ultimi anni della seconda guerra mondiale, dal settembre del 1943, diventò sede della Scuola Mezzi d’Assalto di SuperficieSalvatore Todaro” della decima Flottiglia MAS, fedele alla repubblica di Salò. Nella scuola di addestramento venivano effettuate le prove delle motosiluranti per attacco veloce M1 e M2, prodotte negli stabilimenti della SIAI-Marchetti di Sesto Calende e Vergiate, che aveva localizzato una parte dei suoi stabilimenti lì vicino, nell’area oggi occupata dal cantiere Verbella.

Con la fine della Seconda Guerra Mondiale e la nascita dell’Aeronautica Militare, l’idroscalo venne trasformato in un luogo di residenza di militari (e delle rispettive famiglie), personale in servizio alle vicine officine della S.I.A.I. Marchetti, gli aeroporti di Malpensa, Cameri e il Magazzino di Gallarate, per poi essere dismesso duranti gli anni Sessanta fino alla sua alienazione avvenuta nel 1973.

Successivamente rimase in stato di abbandono fino a quando l’amministrazione di Sesto Calende, d’intesa con la Provincia di Varese, con contributi Europei, ne decise l’acquisto e la sua trasformazione in un parco pubblico aperto nel 2002 e ribattezzato Parco Europa.

Una parte dell’area è stata resa accessibile dopo aver disinnescato le numerose bombe inesplose e dopo aver spianato i crateri delle esplosioni. Alcune tra le strutture superstiti sono state restaurate, altre si spera lo saranno in futuro.

 

Il Parco Europa oggi

Il Parco Europa, situato in località Sant’Anna, in provincia di Varese, è oggi un’ampia oasi verde che si affaccia sul Lago Maggiore, poco prima che diventi fiume. Un luogo dove natura, storia e archeologia industriale si fondono e dove trovare bellezza e quiete.

 

L’Arco

All’ingresso troverete un maestoso arco sul quale spicca l’aquila della regia Aeronautica restaurata.

E lì accanto c’è una delle due garitte salvatesi dalla furia della guerra e del tempo.

 

Il bunker

A pochi metri dall’arco d’ingresso un’altra testimonianza di quei tempi è il bunker antiaereo che pare un drago addormentato di pietra ricoperta di muschio ed edera. Quanto mi piacerebbe dare una sbirciatina all’interno!

 

I capannoni/hangar

Delle strutture superstiti dai bombardamenti alleati, dove venivano assemblati gli idrovolanti prima e i barchini esplosivi poi, uno dei due capannoni/hangar è stato restaurato. Nel fabbricato è stato realizzato un ampio salone polivalente e vi sono ospitati gli uffici e le aule della storica scuola di volo ‘Air Vergiate’. A volte ospita anche mostre e convegni.

 

Il secondo capannone superstite invece versa in pessime condizioni 🙁

 

La torre dell’acquedotto

Dietro i due capannoni sbuca la torre dell’acquedotto. Fagocitata dalla vegetazione rampicante, fa capolino dagli alberi e ricorda lontanamente i serbatoi sospesi che si vedono degli Stati Uniti  *_*

 

Palazzina Ufficiali Regia Aeronautica

Lasciandosi alle spalle i due capannoni, si incontra la palazzina degli ufficiali, ora in stato di abbandono, ma pare sia in progetto di recupero per la realizzazione di un piccolo museo naturalistico. Sarebbe bellissimo!

 

Il pontile

Poco più avanti, un po’ nascosto dai canneti e poco visibile dal resto del parco, adagiato su una piccola spiaggia di ciottoli e conchiglie c’è il pontile che servì per l’approdo degli idrovolanti (visibile ma non accessibile).

Il pontile, oggi semidemolito, era dotato di binari e di una gru: gli idrovolanti erano agganciati, sollevati, calati sui binari e riportati negli hangar.

E’ un angolo terribilmente affascinante e se si chiudono gli occhi si riescono quasi a sentire i rumori degli idrovolanti che planano e si posano sull’acqua…

Basta soffermarsi a riflettere, ad immaginare e ad osservare i dettagli e, per uno strano effetto suggestivo, pare di sentire ancora le voci delle persone che lì lavoravano e i suoni dei motori e delle macchine accese, l’urlo della sirena e lo sbattere delle porte di ferro del bunker antiaereo durante i bombardamenti.

 

Tornando a percorrere il sentiero lastricato principale del parco si incontra l’altra garitta superstite, una vedetta tra la vegetazione e l’acqua.

 

La terrazza

E poco più avanti si apre una splendida terrazza che si affaccia sul lago con panchine per sedersi godersi la quiete di questo parco ed ammirare il panorama, magari poco prima del tramonto *_*

 

Archeologia industriale e natura

E’ un luogo speciale il Parco Europa con un passato glorioso, di cui i più ne ignorano le mirabolanti imprese, dove sopravvive al tempo e ai cambiamenti la testimonianza di un passato che ora non c’è più, di storie di persone e comunità che hanno vissuto, lavorato e sofferto in quei luoghi, in quelle stanze, in quel bunker.

 

Esempi come l’ex idroscalo di Sant’Anna sono numerosi e spesso sono sotto i nostri occhi, distratti e veloci, ogni giorno: basta rallentare ogni tanto e rivolgere lo sguardo intorno con un minimo di attenzione e si possono trovare veri tesori storici *_*

 

Se siete qui vicino andate a riscoprirlo con occhi diversi, se siete in zona fateci un salto per vedere questo parco poco conosciuto e che ha tanto da raccontare 😉

 

 

 

 

Info pratiche

Dove

Via Ferriera, 21018 Sesto Calende, Varese

 

Come arrivare

Strade principale: S.S. 33 del Sempione e S.P. 69 Sesto Calende – Luino

Treni: Linea ferroviaria Milano-Domodossola-Sempione e Linea ferroviaria Novara – Luino

Autostrade: A8 Milano – Laghi e A26 Voltri – Gravellona, uscita Sesto Calende – Vergiate

Aeroporto più vicino: Malpensa (distante 12 km)

 

Ingresso

gratuito

 

Nota bene: c’è un’area attrezzata con un parco giochi per i più piccoli e i nostri amici a quattro zampe sono i benvenuti 🙂

 

 

 

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